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Stufa: cos’è, come funziona e come sceglierne una

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La stufa è uno strumento per il riscaldamento (o per la cucina) che può essere prodotto con diversi tipi di materiale. Le più diffuse sono le stufe in ghisa, le stufe in ceramica oppure in acciaio.

Ne esistono moltissimi modelli, nei quali vengono utilizzati diversi tipi di metodi per produrre calore.

In generale, tutte le stufe possiedono una superficie esposta al contatto con l’aria dell’ambiente da riscaldare. Il riscaldamento può avvenire per convezione termica o per irraggiamento termico.

Classificazione e tipologie di stufa

A seconda del modo con cui è prodotto il calore, le stufe si possono classificare in:

Il rischio chimico delle stufe

L’uso delle stufe a combustibile porta con sé un possibile rischio chimico dovuto ai prodotti della combustione che potrebbero contenere sostanze tossiche.

L’esempio classico è dato dalle stufe a legna, che possono costituire un rischio per la salute e per l’ambiente.

Le stufe a legna possono infatti produrre monossido di azoto, benzene, formaldeide, acroleina, ossidi di azoto e idrocarburi policiclici aromatici e altissime concentrazioni di particolato, oltre ad anidride carbonica (CO2).

Nel caso di utilizzo di stufe a gas, i rischi sono invece legati a problemi di manutenzione che possono indurre fughe di gas e causare esplosioni.

Durante l’uso di stufe elettriche è invece necessario prestare attenzione alle scosse e ogni tipo di infortunio derivante dall’utilizzo di energia elettrica.

Su tutte le tipologie di stufe incombe poi il rischio di ustioni ed incendi.

Per limitare questo rischio, di norma la fiamma si trova all’interno dell’apparecchio, ben isolata dall’ambiente esterno.

Bisogna comunque prestare attenzione alle pareti esterne di ogni tipo di stufa, che possono raggiungere alte temperature ed innescare un incendio se vengono messe a contatto con materiali come tessuti o carta.