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Con l’aumento di CO2 nell’atmosfera il riso sarà meno nutriente

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Secondo una ricerca pubblicata da Science Advances, in seguito alla crescita dell’inquinamento e all’aumento di CO2 nell’atmosfera, il valore nutrizionale del riso crollerà nel giro di pochi decenni.

Questo è, in particolar modo, un grosso problema per le popolazioni che mettono questo alimento alla base della loro alimentazione, come ad esempio gli abitanti asiatici.

Si stima infatti che l’impatto sia su oltre due miliardi di persone.

Gli effetti dell’aumento dell’anidride carbonica

La concentrazione di anidride carbonica è legata in maniera forte alla temperatura globale del nostro pianeta.

A partire dal 1800 la concentrazione di CO2 in atmosfera sta aumentando, e il picco maggiore si è avuto negli ultimi 50 anni.

L’aumento annuale è oggi pari a 2,0 ppmv, e si registra una diminuzione di emissioni in Europa e un aumento delle emissioni di CO2 nei paesi emergenti.

Insieme alla CO2 si è registrato anche un aumento di altri tipi di gas serra, come il metano e l’ossido di azoto.

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Quanto sarà l’aumento di CO2 entro il 2050?

Gli studiosi sostengono che la crescita della concentrazione atmosferica di CO2 – oggi pari a circa 400 ppmv (parti per milione in volume), ma si stima che entro il 2050 arriverà a 590 ppmv – possa impattare negativamente sui livelli nutrizionali di elementi come:

  • Ferro
  • Zinco
  • Proteine
  • Vitamine B1 B2 B5 e B9

Per molti paesi in via di sviluppo e anche per alcune fasce disagiate della popolazione di paesi sviluppati, il riso è una fonte importante di calorie, proteine e vitamine.

Un riso poco nutriente è un grande problema, vista l’enorme quantità di persone coinvolte.

Per arrivare a questo studio, i ricercatori hanno analizzato 18 diversi tipi di riso, coltivati in Giappone e in Cina.

Lo studio sui valori nutrizionali del riso

Per eseguire la simulazione gli studiosi hanno utilizzato una tecnica chiamata Face (Free-Air Carbon dioxide Enrichment) in grado di aumentare la concentrazione di CO2 sui campi coltivati, grazie a una rete di tubi sopraelevati.

La concentrazione di anidride carbonica nell’aria è stata forzosamente portata a 590 parti per milione, in modo tale da verificare gli effetti sulle piante che sono cresciute nelle stesse condizioni atmosferiche che ci sia aspetta di avere entro 50 anni.

Analizzando le varietà di riso coltivate in alte concentrazioni di CO2, tutti gli elementi sono stati trovati ampiamente ridimensionati:

  • Proteine -10,3%
  • Ferro -8%
  • Zinco -5,1%
  • Vitamina B1 -17,1%
  • Vitamina B2 -16,6%
  • Vitamina B5 -12,5%
  • Vitamina B9 -30,3%

Lo studio ha anche evidenziato che non tutte le diverse varietà di riso hanno avuto gli stessi risultati negativi all’aumentare della CO2, quindi ora la sfida è quella di trovare quali siano le varietà che mantengono i livelli nutrizionali nonostante l’inquinamento atmosferico.

Per chi volesse sin da oggi utilizzare riso nutriente, bisogna sapere che le varietà migliori sono il riso integrale, il riso nero e il riso rosso.

Il riso bianco invece è quello meno ricco di vitamine, proteine e minerali in quanto durante la lavorazione viene privato sia del germe sia della cuticola.

Mariangela Rondanelli, medico e professore associato in Scienze e tecniche dietetiche applicate all’Università di Pavia ha dichiarato che presso l’ateneo lombardo stanno conducendo apposite ricerche per arricchire, tramite concimazione fogliare, il riso italiano con due sostanze nutrienti come il selenio e lo iodo.