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Quale tipologia di legno è migliore per il pellet?

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Il pellet, come sappiamo, è un combustibile che viene prodotto a partire dagli scarti di lavorazione del legno: si tratta quindi di un prodotto del tutto naturale e rinnovabile, piuttosto economico e che, diversamente da altri combustibili, non provoca emissioni dannose nell’ambiente.

La diffusione sul mercato del pellet risale agli anni Novanta circa, quando in Canada compare la prima stufa a pellet. Fin da subito si è trattato di un successo notevole: non a caso il pellet è stato considerato una vera innovazione nel mondo dei combustibili per uso domestico e si è diffuso anche in Italia.

Un pregio di questo combustibile è infatti il notevole potere termico: utilizzando il pellet, la stufa o il termocamino si accendono immediatamente e diffondono immediatamente un piacevole calore in tutta la casa.

Per avere a disposizione un prodotto di ottima qualità, si raccomanda di rivolgersi esclusivamente a rivenditori autorizzati di pellet, accertandosi che si tratti di combustibile prodotto con i residui di lavorazione del legno e senza l’aggiunta di collanti, solventi e vernici.

Quali sono i vantaggi dovuti all’uso del pellet

Come abbiamo detto, il pellet è un combustibile naturale e sostenibile, costituito da piccoli cilindri in legno pressato. Non comporta emissioni tossiche nell’ambiente, è considerato un prodotto rinnovabile e costa molto meno degli altri combustibili diffusi in commercio.

Utilizzare un prodotto di questo tipo significa risparmiare, climatizzare perfettamente la propria casa per tutto l’inverno e ridurre al minimo l’impatto ambientale con un combustibile praticamente privo di emissioni tossiche.

Per avere la garanzia di acquistare un pellet di qualità, oltre a rivolgersi ovviamente ad un rivenditore qualificato, è importante verificare alcune caratteristiche basilari.

Un ottimo pellet è certificato in base a standard specifici, non contiene leganti sintetici, solventi, coloranti e vernici e si presenta con un aspetto regolare, una superficie liscia e leggermente lucida e un diametro uniforme. Nel fondo della confezione non devono trovarsi né terriccio, né segatura o polvere.

Per quanto riguarda il colore, non esistono invece regole specifiche sulle caratteristiche. Il pellet di colore chiaro non è da considerarsi migliore di altri, anche se in genere viene prodotto con una prevalenza di legno di abete, che prende fuoco molto rapidamente e consente di accendere senza difficoltà anche le stufe molto economiche.

Tuttavia, acquistare un pellet dalla colorazione più scura non significa certo scadere di qualità: a conferire la colorazione è infatti anche il processo di lavorazione, oltre alla presenza di legno di faggio e di rovere, che possiedono una tinta più scura ma sono comunque ottimi come combustibili.

Come si conserva il pellet

Il pellet viene venduto in sacchi di peso variabile, generalmente si tende a farne una scorta consistente per tutto l’inverno. Per preservarne tutto il potere calorifico, si raccomanda di conservare i sacchi di pellet in un ambiente asciutto, meglio se non a contatto con il pavimento: in una cassa di legno o su un bancale, ad esempio, collocati in un luogo riscaldato, ad esempio accanto alla stufa o al camino.