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Energie rinnovabili: entro il 2030 sono necessari investimenti per 70 miliardi di euro

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Giovedì prossimo verrà presentato a Milano il rapporto OIR (Osservatorio Energie Rinnovabili), che contiene il calcolo degli interventi necessari per il passaggio all’energia proveniente da fonte rinnovabile per almeno il 55% del fabbisogno nazionale.

Secondo il rapporto, stilato in collaborazione tra Agici-Finanza di impresa e GSE, servono quasi 70 miliardi di euro per raggiungere l’obiettivo e non mancare il traguardo della scadenza prevista dalla SEN, la Strategia Energetica Nazionale.

La Strategia Energetica Nazionale ha l’obiettivo di:

  • Garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di energia
  • Ridurre i costi dell’energia per famiglie e imprese
  • Perseguire gli obiettivi a tutela dell’ambiente previsti dagli accordi di Parigi

Per riuscire a raggiungere questi scopi è necessario predisporre investimenti per la realizzazioni di nuovi impianti di energia pulita, abbandonando l’uso del carbone.

Ma come arrivare a produrre almeno il 55% dell’energia da fonti rinnovabili in Italia?

Per farlo è necessario arrivare a produrre 5 gigawatt in più, potenziando il parco esistente e attivando nuove installazioni di impianti di produzione fotovoltaici e eolici.

Purtroppo la strada è in salita e non sarà semplice raggiungere questa ulteriore produzione di energia verde.

Occorre fare di più per raggiungere l’obiettivo senza aumentare i costi per l’utente finale; secondo il rapporto OIR sono necessarie infatti due condizioni obbligatorie per poter sperare di arrivare al traguardo:

  1. Che ci sia un’opera di ammodernamento degli attuali impianti di produzione di energia rinnovabile
  2. Che si riesca ad installare nuovi impianti che garantiscano la produzione di almeno 4 gigawatt nel periodo 2018-2030

Secondo alcune previsioni, nel 2030 si prevede:

  • La fine dell’utilizzo del carbone
  • Una diminuzione dell’apporto di energia dalle centrali a gas
  • Una triplicazione dell’energia proveniente da impianti eolici
  • Un raddoppio di energia proveniente dal fotovoltaico

Un fattore determinante è dunque quello dell’obsolescenza degli impianti già esistenti.

La tecnologia alla base delle energie rinnovabili ha bisogno di essere sostituita e si stima che nel nostro paese ogni anno siano dismessi un numero di impianti pari a quelli che vengono installati.

Per poter raggiungere gli obiettivi della SEN è dunque necessario accelerare, agendo sulla riqualificazione degli impianti esistenti ottenendo anche il beneficio della salvaguardia del territorio.

La quantità di territorio che è possibile risparmiare da qui al 2030 è riassunto dai seguenti dati:

  • Il parco fotovoltaico aumenterà l’efficienza del 19% al 23,5%, con un risparmio di suolo di circa 54 km quadrati
  • Il revamping degli impianti fotovoltaici farà risparmiare tra i 30 e i 75 km quadrati
  • Il repowering dei vecchi impianti eolici farà risparmiare tra i 3 e i 10 km quadrati

Dal punto di vista dei costi, il rapporto OIR stima che siano necessario circa 70 miliardi di euro di investimenti, ma la previsione della Strategia Energetica Nazionale ne indica circa la metà, 37 miliardi di euro.

Nella SEN non sono però previsti gli investimenti per lo sviluppo di reti e infrastrutture (circa 30 miliardi) e non sono previsti neanche i 12 miliardi di euro necessari per l’acquisto di batterie, sistemi di accumulo e per la manutenzione delle centrali a gas italiane.